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Incidente Emanuele, indagata
la donna dell'auto

Saranno le indagini della sezione iNfortunistica della Polizia Municipale a stabilire con certezza la dinamica dell’incidente che ha spezzato al vita di Emanuele Chiarenza. Il 32enne motociclista è morto all’alba di ieri nel reparto di Rianimazione del Papardo dopo aver lottato per quattro giorni fra la vita e la morte. L’impatto fra la sua moto Suzuky GSX ed una Lancia Y condotta da una 49enne srilankese era stato tremendo. Forse una manovra azzardata potrebbe aver causato l’incidente. Per il momento la donna  è stata iscritta nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo dal sostituto procuratore Anna Maria Arena titolare del fascicolo. Sotto sequestro anche i due mezzi che dovranno essere sottoposti a perizia. Solo dopo si potrà avere un quadro più preciso della dinamica. Al momento quel che è certo è che Emanuele Chiarenza residente a Massa S.Lucia e gestore con il fratello gemello della stazione di servizi che ritrova di fronte al Museo regionale, domenica pomeriggio stava percorrendo la via Consolare Pompe da nord a sud a bordo della sua Suzuky. Secondo alcun testimoni, appena giunta nei pressi di Grotte la moto si è schiantata contro la Lancia Y che stava uscendo dal parcheggio sulla destra. Le condizioni di Chiarenza sono apparse subito molto gravi. Il giovane, trasportato al Papardo, è stato sottoposto ad intervento chirurgico ma ieri mattina il suo cuore ha cessato di battere.

 

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