Messina

Martedì 30 Aprile 2024

Definizione dei condoni,
accelerazione del Comune

L’ultimo condono arrivò nel 2003. Dal 1985 e per i successivi 18 anni al comune di  Messina arrivano 20 mila domande di sanatoria edilizia.

Le richieste erano le più disparate, dal condono per l’apertura di una finestra a quello per un ampliamento o addirittura per un’intera costruzione.

Da allora la metà di quelle istanze sono state vagliate ed esitate in un senso o nell’altro.

Le altre diecimila domande restano ancora negli uffici dell‘urbanistica. Per diversi anni quelle pratiche sono rimaste in stand by e molte di queste sono state arricchite dalle integrazioni richieste dal dipartimento . Non tutti gli approfondimenti però sono stati definitivi e migliaia e migliaia di messinese non hanno dato più ascolto alle sollecitazioni che arrivavano da Palazzo Zanca.

Ora lo strattone voluto dall’Assessore De Cola. Per un nuovo ed ultimo giro d’orizzonte di queste domande di sanatoria. Ai cittadini verranno rinnovate le richieste di integrazione e  dopo i tre mesi previsti dalla legge, se gli uffici non riceveranno risposta, scatterà la improcedibilità .

Di seguito il comunicato ufficiale del Comune di Messina: 

Nell'ambito del processo partecipativo promosso dall'Amministrazione comunale ed al fine di rendere efficace l'iniziativa, l'assessore all'urbanistica, Sergio De Cola, presente l'arch. Grazia Marullo del dipartimento edilizia privata, nel corso di una conferenza stampa, ha illustrato stamani a palazzo Zanca il progetto per la definizione delle pratiche di condono edilizio, ai sensi delle leggi 47/85, 724/94 e 326/03 e s.m.i., approvate dalla Giunta municipale con la deliberazione n. 679 dello scorso 20 settembre 2013. L'assessore De Cola ha evidenziato che: "Nel quadro delle azioni di interazione con la cittadinanza, l'Amministrazione comunale ha deciso di richiedere ufficialmente, a chi ha presentato le istanze in passato, di fornire all'ufficio competente le integrazioni dovute entro il termine perentorio di tre mesi dalla comunicazione, per evitare il diniego delle domande. Attualmente risultano da evadere circa il 50 per cento delle istanze relative a vecchi condoni e gran parte dell'ultimo condono per un totale di undicimila istanze; si tratta di domande ancora carenti di documentazione che l'ufficio dovrà, dopo quest'ultimo step, dichiarare improcedibili a norma di legge. L'Amministrazione comunale intende sensibilizzare i cittadini interessati a collaborare, integrando le istanze incomplete con la documentazione mancante e dando risposta immediata alle richieste, che saranno inoltrate dall'Ufficio Condono Edilizio". Il progetto, che rientra tra gli obiettivi strategici dell'Ente e si inquadra in un percorso tendente al raggiungimento della piena autonomia finanziaria del Comune, è autofinanziato in maniera totale attraverso le somme riscosse a titolo di conguaglio delle oblazioni, che in quota parte sono devolute al Comune, secondo quanto disposto dalla normativa, per incentivare l'istruttoria delle istanze. Previsti inoltre per l'Ente introiti derivanti dagli oneri concessori e dai diritti di registrazione. L'attuazione dell'iniziativa ricadrà anche sul servizio tributario comunale impegnato al recupero in materia di IMU e TARSU. Il gruppo di lavoro, costituito da quindici tecnici interni all'Amministrazione, che hanno maturato esperienza nel settore competente, è coordinato dall'arch. Grazia Marullo, responsabile dell'Unità Organizzativa Condono Edilizio.

 

 

 

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