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New Don Blasco, ora
la cessione delle aree

Uno di quei passaggi strategici attesi si è registrato ieri, il lungo e laborioso iter per la costruzione dell’importante arteria che collegherà la zona falcata al viale Gazzi è ormai alle battute conclusive. Il governo ha quindi assicurato la partecipazione al finanziamento dell’opera da 27 milioni di euro. Ai 5 milioni di euro già stanziati dall’autorità portuale e i 6 milioni e 300 mila dalla Regione, si aggiungono ora i 15 milioni e 700 mila euro mancanti. Determinante, ieri, il parere favorevole della Corte dei conti. Non si conosce la data esatta, ma tra gli impegni strappati dall’assessore regionale alle infrastrutture Nino Bartolotta,  anche la convocazione a Roma di un tavolo tecnico per  accelerare le procedure relative alla cessione al Comune delle aree di proprietà Rete ferroviaria e Sistemi Urbani. E’ questo infatti l’ultimo passaggio prima di poter dare avvio alla grande opera. Come è noto, parte del tracciato della nuova via Don Blasco attraversa un’area ancora di proprietà delle ferrovie, meglio nota come “la piccola velocità”. E’ quel tratto che va da via S. Cecilia fino all’altezza con il viale Europa dove verrà realizzata una rotatoria che consentirà di dirigersi verso lo svincolo autostradale Messina centro. Dopo la formalizzazione del passaggio delle aree si potrà passare alla fase degli espropri e contestualmente della pubblicazione del bando di gara.  Il   progetto esecutivo, invece, è già stato approvato dal genio civile. Una volta aperti i cantieri, ci vorranno 18 mesi per eseguire i lavori in base a quanto assicurato dall’ingegnere Antonio Rizzo autore del progetto. L’arteria, lunga poco più di tre chilometri, costituirà una soluzione al problema del transito dei tir da via La Farina. Potranno servirsene i mezzi pesanti provenienti o diretti al molo Norimberga in attesa che venga realizzato il nuovo e definitivo porto di Tremestieri dove è previsto anche l’attracco delle autostrade del mare. Opera questa che stenta ancora a partire e che comunque richiede tempi tutt’altro che brevi. Ecco perché, se si riuscirà a realizzarla in poco meno di due anni, la nuova via Don Blasco può rappresentare una svolta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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