Sulla carta il momento più alto della democrazia partecipativa: il consiglio comunale “aperto” alla cittadinanza. Ma quello che ieri sera si è svolto nell’aula di Palazzo Zanca si è troppo spesso trasformato in caciara, in una bagarre continua, con interventi interrotti da applausi ironici o sinceri, da urla di disapprovazione del pubblico e, quel che è peggio, di consiglieri comunali particolarmente “accesi”. Risultato: le posizioni di partenza di favorevoli e contrari all’isola pedonale “Cairoli”, il tema al centro della seduta straordinaria, sono rimaste cristallizzate. Probabilmente nemmeno uno di quanti hanno partecipato ha cambiato idea. E altrettanto probabilmente ognuno andrà avanti per la propria strada. Qualcuno ha adombrato l’ipotesi di un ricorso alle vie giudiziarie. Altri hanno avanzato richieste precise. La proposta alternativa emersa con più forza di altre è la pedonalizzazione nel solo week-end. Una sorta di via di mezzo, che però si trasformerebbe in contraddizione laddove diverrebbe impossibile, in strade chiuse solo nei fine settimana e dunque aperte al traffico negli altri giorni, creare arredi e abbellimenti permanenti, sebbene richiesti a gran voce per far sì che l’isola pedonale non rimanga una semplice strada vietata alle auto. Alla fine l’ha fatta da padrona la confusione, in un clima apparso da subito teso. Non ha faticato a rendersene conto l’assessore Gaetano Cacciola, intervenuto dopo le brevi introduzioni dei capigruppo (contestata la decisione presa ieri mattina di far parlare solo i commercianti, rinviando ad altra data il dibattito tra consiglieri).