Sono attese almeno diecimila domande, ed uno su tre ce la farà. I cantieri servizio, che saranno attivati nei prossimi mesi, anche se sono un lavoro a tempo ridotto e determinato, rappresentano per molti un’oasi nel deserto dell’occupazione cittadina.
Le domande per formare la graduatoria dalla quale verrà chiamati i lavoratori potranno essere presentate da martedì prossimo 11 febbraio e per i successivi 30 giorni, cioè sino al 12 marzo.
I requisiti minimi sono tre. Il primo è lo status di disoccupato con l’iscrizione al Centro per l’impiego.
Il secondo requisito minimo è quello del reddito. Per poter avere accesso ai progetti dei cantieri servizio occorre un reddito massimo di 440 euro mensili, pari circa a 5000 euro annui. Va aggiunto che nello stilare la graduatoria, conterà anche la situazione economica dell’intero nucleo familiare perché ovviamente saranno favoriti i nuclei monoreddito e più numerosi. Il terzo requisito è quello meno stringente, cioè quello dell’età perché il bando è aperto dai 18 ai 65 anni.
Le istanze potranno essere compilate a partire da martedì, esclusivamente ai CAF. Una ventina quelli che in città hanno firmato la convenzione con il Comune. E’ inutile assaltare i centri di assistenza fiscale perché comunque la graduatoria sarà stilata solo dopo i trenta giorni e non in base all’ordine di presentazione delle domande. Dopo aver compilato e sottoscritto al Caf l’istanza, i cittadini che vogliono essere impiegati nei cantieri servizio, devono poi presentare quella domanda ad una delle sei circoscrizioni dove sarà protocollata.
Dopo il 12 marzo, sarà stilata la graduatoria. E dopo il consueto tempo utile per gli eventuali ricorsi, potranno essere divise le richieste a ciascuno dei 26 cantieri che Palazzo Zanca ha progettato di avviare. La regione, che finanzierà i cantieri servizio di Messina per 2 milioni e 300 mila euro, dovrà poi materialmente dare il via all’impiego di queste tremila persone che opereranno nell’ambito dei servizi sociali, della mobilità, della cultura, dell’ambiente. Ognuno dei lavoratori potrà lavorare per tre mesi, non rinnovabili, e guadagnerà uno stipendio variabile in base alla sua situazione reddituale.
800 i lavoratori che saranno impiegati per 4 trimestri, sempre nella speranza che la Regione siciliana non tradisca, rallentando il finanziamento, le speranze di 3000 messinesi.