E il palazzo di giustizia si riempì improvvisamente fino al primo pomeriggio. Ieri tra addetti ai lavori, testimoni di altri processi, imputati a piede libero e semplici curiosi, tutti davanti la porta della prima sezione penale a “passeggiare improvvisamente” buttando l’occhio a sinistra, ovvero nei pressi dell’aula dove ha atteso per un paio d’ore prima di deporre la marocchina Karima El Mahroug, per tutti Ruby, nel processo che la vede parte offesa per abusi sessuali e induzione alla prostituzione durante la sua permanenza in città nel 2009; reati di cui sono accusati rispettivamente l’avvocato Goffredo Sturniolo e la titolare del centro estetico dove fu ospite per alcuni giorni, Ester Fragata. La marocchina, che è stata al centro dell’attenzione di molti fuori e dentro il palazzaccio, compresa la pausa pranzo in un bar vicino con il suo legale, l’avvocato Alessandro Billé, è stata sentita a porte chiuse per oltre un’ora (come parte offesa e non come imputato di reato connesso). Sono stati poi acquisiti parecchi atti, anche per valutare la sua attendibilità, per esempio le sentenze milanesi del “bunga bunga”. Tutto finito intorno alle cinque del pomeriggio e nuova puntata prevista per il 23 aprile.
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