Si tratta di un rilevante atto politico, che di fatto “sconfessa” l’attuale gestione commissariale, e con il quale l’amministrazione rivendica l’esercizio di un controllo «attuale, puntuale e concomitante sull’attività gestionale della società, anche con l’ausilio degli specifici poteri ispettivi già posti in atto». Un ruolo che, secondo Ialacqua, le ultime giunte comunali non avevano svolto «in modo efficace ». Ora la giunta Accorinti intende muoversi su una direzione precisa, partendo dal ridimensionamento dell’organico (trenta degli oltre 500 dipendenti saranno trasferiti all’Amam, per diverse unità si avvierà l’iter dei pensionamenti). Analoga decisione verrà adottata nei confronti del personale dell’Ato3 così da produrre, secondo Ialacqua, un risparmio complessivo di altri due milioni di euro, totalizzando più della metà delle riduzioni, pari a circa 7 milioni di euro, che l’amministrazione immagina di poter ottenere nel giro del prossimo quadriennio sui costi dell’igiene cittadina. In questo percorso, un punto fermo sembra la creazione di una nuova società che gestisca in house il servizio, anche se da più parti si sollecita un adeguato ragionamento sull’opportunità di avviare una procedura concorsuale, una gara europea che garantisca alla città di poter contare sul miglior gestore possibile.