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Anche Contesse nella
morsa dell’erosione

Grandi preoccupazioni montano sempre più nell’area costiera a valle del famigerato sottopasso dell’Unnra. In primo piano ci sono qui le attività d’impresa, almeno quattro svolte da anni con regolare concessione demaniale. Le strutture di una di esse, l’intera parete fronte mare di un edificio del cantiere di rimessaggio “Vivere il mare”, è stata in parte scalzata dalle sue fondamenta. Il titolare, Roberto Stracuzzi, concessionario fino al 2017, è stato costretto a far portar via tutte le barche in riparazione e la sua attività è messa in pericolo. Per quanto riguarda gli altri tre cantieri, non si sono registrati per ora danni distruttivi ma vengono ragionevolmente temuti se non si attueranno interventi di protezione. A pezzi è finito invece un lungo tratto della condotta di raccolta e deflusso in spiaggia delle acque piovane provenienti dal sottopasso ferroviario. Dal punto di vista della collettività, la sirena d’allarme più inquietante suona per l’avvi - cinarsi del mare al binario ferroviario. L’alto rilevato di terra compatta è stato in parte eroso dalle ondate e c’è da temere addirittura per il rinascente (da aprile, pare) servizio della metroferrovia.   

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