Si cercano rimedi, si studiano soluzioni. A Galati, dopo le violente mareggiate dei giorni scorsi, la situazione è drammatica. Famiglie che vivono nell’angoscia per la vicinanza del mare e per il reiterarsi degli eventi senza che nessuno finora sia riuscito a trovare la chiave del problema. La zona più colpita è quella dove insiste lo storico campo sportivo, di proprietà comunale, meta obbligata di tutte le squadre dilettantistiche di Messina. Il muro che delimitava la struttura è stato spazzato via così come buona parte del terreno di gioco. Tutto intorno sono rimasti solo pezzi di cemento e tanti ferri, diventati simbolo della devastazione. A fare il resto i soliti predatori di rame che hanno razziato i cavi dell’impianto di illuminazione. Alla prossima mareggiata rischiano di fare una brutta fine anche i condomini attigui visto che le infiltrazioni di acqua potrebbero mettere seriamente a rischio i sistemi elettrici. Il paradosso è che l’amministrazione comunale appena poco tempo fa aveva speso una somma cospicua per rifare gli spogliatoi e metterli a norma. Devastata anche la falegnameria accanto al campo di Galati. Eppure distava, come minimo 100 metri, dal mare. A ricordarci, in uno scenario desolante, che nei pressi sorgeva un campeggio sono questi alberi tenuti al suolo dalle profonde radici. Pericolo scampato, invece, per le case Raciti. I residenti sono riusciti a limitare i pericoli affidandosi ad una improvvisata barriera composta da sabbia e pietre. Una protezione efficace che ha evitato ulteriori danni. Rimane la paura, convivere con il mare e sperare che il tempo sia sempre clemente non è il massimo della vita. Il ripascimento della costa, a Galati, non può più attendere.
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