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Chiedono 800 mila
euro alla Provincia!

  Più di 800 mila euro da riconoscere agli ex amministratori. Un’autentica mannaia di carattere finanziario rischia di abbattersi sulla Provincia di Messina, proprio ad un passo dalla scomparsa istituzionale che dovrà essere sancita da Governo e Assemblea regionale. Un gruppo numeroso di ex consiglieri e assessori provinciali, dell’ultimo mandato, hanno infatti presentato richiesta di conguaglio delle proprie indennità mediante restituzione della decurtazione del 10% operata a suo tempo in attuazione dell’articolo 1, comma 54, della legge finanziaria 266 del 2005, con vigenza dall’1 gennaio 2006. Per il momento il commissario Filippo Romano, con apposito atto di indirizzo, ha risposto picche per motivi etici e finanziari. Ma la “p a r t ita” appare tutt’altro che chiusa: poco conta che in questo momento l’ente, privato di finanziamenti e prossimo alla “liquidazione”, riesca a fatica a garantire servizi essenziali per la collettività. Normativamente la richiesta degli ex amministratori potrebbe essere ammissibile, ma sul piano procedurale non sarebbe stato fatto tutto come dovuto. Il passaggio è un po’ tecnico, lo sintetizziamo per semplificarlo: il Consiglio, a seguito della circolare n.1 del 13 gennaio 2011 dell’a s s e s s o r ato regionale delle Autonomie locali, non ha mai revocato o modificato la deliberazione consiliare per riportare i valori delle indennità a quelli precedenti la predetta riduzione.

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