E il primo dei tre ricorsi contro la nuova gestione delle deroghe ai divieti di circolazione dei tir in città, è stato rigettato, nella misura in cui si chiede la sospensiva, prima dell’eventuale annullamento. Si tratta di quello presentato dalla Caronte e Tourist al Tar di Catania il 27 dicembre scorso e attraverso cui si chiedeva l’annullamento, appunto previa sospensiva, dell’ordinanza con cui il comune stabilisce di impedire l’imbarco e lo sbarco dei tir dal porto storico e dalla rada S. Francesco h24. Le uniche deroghe sono consentite solo in caso di avverse condizioni meteomarine, che causerebbero la chiusura del porto di Tremestieri, o se la fila nella chiocciola si protraesse oltre i 60 minuti di attesa. La spa, rappresentata dagli avvocati Fabio Cintioli, Carmelo Briguglio, Nunziato Antonio Medina, e Giuseppe Lo Pinto, spiegava, fra l’altro, che la chiusura degli approdi cittadini ai tir avrebbe prodotto pesanti conseguenze ai vettori marittimi e al mercato, da una parte, ed all’ordinario svolgimento della viabilità autostradale, dall’altra. La terza sezione del Tar di Catania motiva ampiamente il rigetto della richiesta di sospensiva: in particolare - si legge - persuadono le argomentazioni della memoria difensiva del comune di Messina sulla corretta applicazione del codice della strada, relativamente ai tratti di collegamento delle aree portuali con la rete cittadina, quindi smentendo (fra l’altro) quanto sostenuto dai ricorrenti sull’illegittimità dell’operato della polizia municipale all’interno delle aree portuali. Occorre comunque tenere conto- proseguono i magistrati della particolarissima situazione urbanistico-viaria del comune peloritano ed in particolare della contiguità fra il suo centro storico e ben ( ben è messo fra parentesi a volerlo rendere più incisivo)due aeree portuali, caratterizzate da notevole flusso di traffico veicolare pesante da e verso le stesse. Allo stato – inoltre- la situazione di parziale inutilizzabilità dell’approdo di Tremestieri, lascia in vigore un regime di circolazione degli autoveicoli pesanti non differente da quello precedente. Inoltre il tar fa notare che la Caronte e Tourist, quale socio della terminal tremestieri spa, a cui è affidata la gestione delle deroghe, opera anche sull’approdo a Sud, con conseguente interesse sostanziale all’implementazione della sua attività, ma a questa società il ricorso non risulta essere stato notificato. “Abbiamo operato secondo la legge, e per questo abbiamo ragione”- hanno dichiarato all’unisono stamattina l’assessore alla viabilità Gaetano Cacciola, il capo del dipartimento Mario Pizzino e il comandante dei Vigili Urbani Calogero Ferlisi. E per quanto riguarda quest’ultimo, registriamo una nota curiosa, sembra quasi un segno del destino: il presidente della sezione del tar che si è pronunciata sulla vicenda si chiama come lui, Calogero Ferlisi. “Ma nessun vincolo di parentela” - assicura il nostro.
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