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Provvy, tutti ad
indagare

A più riprese la società di raccolta dei rifiuti effettua dei rilievi fotografici in tutto il territorio comunale. Incaricato del servizio ispettivo è Lillo Romeo che anche la mattina dell’11 luglio, circa 30 ore dopo l’ipotizzato incidente stradale, si reca a Bordonaro per fotografare una discarica che spesso si forma da queste parti. Si nota, in alto a destra una macchia bianca fuoriuscire dal caseggiato dell’Enel già ristrutturato e tinteggiato. In quest’area, l’addetto di Messinambiente c’era già stato in precedenza. Come la mattina del 18 novembre 2012 quando lo stesso edificio era ancora di colore bianco. Ma due mesi e 6 giorni dopo, il 24 gennaio 2013,   un anno prima del ritrovamento di Provvidenza Grassi, l’edificio era già stato restaurato.  Fin qui le foto del servizio ispettivo di Messinambiente. C’è poi la pista che porta in Calabria, i cui atti sarebbero già da tempo al vaglio della procura, ed alla quale la Gazzetta del Sud ha dedicato un articolo nell’edizione in edicola oggi. Si apprende di una telefonata fatta da Provvidenza il 20 luglio 2013 al fidanzato Fabio Lo Schiavo nella quale la donna si sarebbe limitata solo a piangere. Ma c’è anche la testimonianza di una donna che afferma di averla vista nel mese di agosto a Villapiana, in provincia di Cosenza e di avere addirittura  ricevuto una telefonata da lei il 6 settembre scorso. Intanto, anche oggi è proseguita l’autopsia sui resti dalla giovane donna e sulla quale vige il massimo riserbo. Il sostituto Capace Minutolo ha anche nominato  un esperto d’infortunistica stradale, l’ingegner Andreas Pirri, che dovrà stabilire le cause dell’incidente che ha provocato la morte della ragazza. Per gli inquirenti, infatti, resta questa la pista più accreditata in base ai rilievi di Carabinieri e Polizia stradale. Su questo fronte, resta però da accertare se si sia trattato di incidente autonomo o no. 

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