Ieri l’Autorità giudiziaria ha disposto una serie di sequestri nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Provvidenza Grassi. Gli agenti della polizia stradale hanno messo i sigilli ad una via di campagna (nella foto) che conduce in prossimità dell’area in cui sono stati rinvenuti i resti del cadavere e la Fiat Seicento. Nel corso della perlustrazione, è stato riscontrato che a ridosso del tratto di strada, che si trova in contrada Maziotta, accessibile da Bordonaro-Sivirga, giacciono diverse carcasse di automobili. Sequestrati anche il luogo del macabro ritrovamento, sotto il viadotto; una cabina elettrica a fianco della galleria Bordonaro e la parte terminale del tunnel. Intanto, spunta una nuova ipotesi investigativa: l’ultima chiamata partita dal telefonino di Provvy, destinata al numero di casa, non avrebbe ricevuto risposta e sarebbe stata effettuata intorno alle 13 dell’11 luglio scorso, dopo, quindi, l’orario in cui si pensa sia avvenuto l’incidente.
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