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Il pontone c’è,
il dragaggio no.
Ferie forzate per
37 piazzalisti

Tutto è pronto, materialmente, per avviare il dragaggio degli approdi di Tremestieri. Ha attraccato, infatti, alla banchina di riva del mini porto il motopontone dell’impresa Fratelli Scuttari, già più volte impiegato negli anni scorsi per l’elimina - zione della sabbia. Com’è noto, però, perché la liberazione del bacino abbia inizio, occorre l’autorizzazione al dragaggio da parte dell’Assessorato regionale all’Ambiente. Ma l’atteso via libera, già dato per certo la scorsa settimana, non è ancora arrivato. Si tratta di una beffa in salsa burocratica per le attese di una città la cui “emergenza tir in centro” richiede ben altra tempestività. Anche perché si annunciano tempi non brevi per il dirottamento di tutti i camion alla Rada San Francesco e alla Marittima, che è stato disposto dopo la mareggiata del 19 gennaio. Per il dragaggio servono, come minimo, 10-12 giorni, poi si farà la verifica dei fondali e, nel frattempo, c’è un’altra emergenza, in campo lavorativo: quella dei 37 piazzalisti messi in ferie forzate dalla società Terminal Tremestieri (Tourist&Caronte, Bluferries e Diano) che gestisce il mini porto. Sull’argo - mento interviene Antonino Di Mento, referente regionale della Fast-Confsal, la Federazione autonoma dei sindacati dei trasporti per la Sicilia. «Ancora una volta –premette – l’attenzione dei media è rivolta alla problematica dell’attraversamento dei tir nel centro città a cagione della inagibilità dell’approdo di Tremestieri, mentre, di contro, poca attenzione viene prestata ai problemi dei 37 lavoratori che svolgono la propria attività lavorativa nel piazzale di Tremestieri. Questi lavoratori – ricorda Di Mento – già da due anni subiscono gli effetti della mancata esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e ripristino della seconda invasatura, lavori che sulla carta dovevano durare non più di tre mesi (per la parte a mare, ndr). A distanza di due anni la problematica, lungi dall’essere risolta, si è ulteriormente aggravata con la chiusura dell’unica invasatura agibile a seguito della mareggiata dei giorni scorsi. Quale conseguenza dei due fattori – prosegue la Fast-Confsal – i lavoratori sono stati posti in ferie forzate ed attraverso le rappresentanze sindacali hanno richiesto un incontro con il datore di lavoro Terminal Tremestieri Srl per conoscerne gli intendimenti. Ecco l’affondo: «Duole rilevare che quanto denunziato nei tempi passati in ordine all’impossibilità di ultimare i lavori nei tempi stabiliti, purtroppo, si è rivelato facile profezia, tenuto conto dei mezzi e degli uomini giornalmente impiegati nella esecuzione dei lavori. Per tali ragioni il sindacato, a mezzo dei propri legali, sta valutando ogni possibile iniziativa diretta, da un lato, a tutelare le ragioni dei lavoratori, dall’altro, a denunziare alla Procura, le eventuali responsabilità delle autorità preposte e di controllo. E ancora: «Il sindaco, che della eliminazione dei tir nel centro città ha fatto un punto saliente del proprio programma, in ordine ai diritti dei lavoratori sopra menzionati, non pone in essere adeguate iniziative. Per tale motivo si chiede un incontro allo stesso primo cittadino, al fine di essere messi a conoscenza delle iniziative intraprese e della data di effettiva ultimazione dei lavori.

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