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Vittorio Emanuele
liberato dai
giovani del Pinelli

Come avevano promesso i militanti del Pinelli la notte scorsa hanno liberato il teatro Vittorio Emanuele. Lo avevano occupato domenica sera dopo essere stati allontanati dalle forze dell’ordine all’alba con un blitz dalla Casa del Portuale. Ma il loro, avevano detto subito, voleva solo essere un gesto dimostrativo. Il teatro Vittorio Emanuele, come detto ieri in conferenza stampa dal sindaco Accorinti, non è abbandonato come il teatro in Fiera o la Casa del Portuale ma è preda di una gestione  che i giovani del Pinelli definiscono sbagliata ma anche di tagli e di una colpevole disattenzione da parte della regione tanto da costringere gli orchestrali ad una serie di clamorose manifestazioni di protesta per scongiurare la fine dell’antico teatro messinese. E per riaccendere i riflettori della città sul Vittorio Emanuele, così come già fatto con il teatro in Fiera chiuso per 17 anni nell’indifferenza generale, ieri i militanti del Pinelli hanno organizzato una kermesse andata avanti fino a tarda notte. Sul palco si sono alternati cantanti, attori , musicisti che hanno animato la serata davanti ad un buon pubblico proprio in quel teatro che al momento non ha né una stagione di prosa né di musica e si arrabatta in una interminabile crisi amministrativa. Ma l’occupazione del teatro Vittorio Emanuele seppur simbolica non è piaciuta a molti. Il capogruppo consiliare  del PD Paolo David  con i consiglieri Nicola Cucinotta ed Antonella Russo la definiscono un oltraggio ad un luogo non fatiscente né degradato ma punto di riferimento per la rinascita culturale e artistica di Messina. 

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