Si terrà il prossimo 5 febbraio di fronte al Tar di Catania l’udienza cautelare nell’ambito del ricorso promosso dalla società Fratelli Catalano contro l’esclusione dalla gara per l’affidamento in concessione della rada S. Francesco. La procedura ad evidenza pubblica come si ricorderà si tenne nello scorso ottobre e l’offerta del gruppo Caronte & Tourist ebbe il punteggio più alto rispetto alla seconda classificata Salerno Container. Esclusa invece la Catalano che ha appunto impugnato i verbali di gara. In attesa del pronunciamento del tribunale amministrativo, l’Autorità portuale non ha ancora provveduto a formalizzare la concessione demaniale per i 40.000 metri quadri di specchio acqueo che dunque viene attualmente gestito dal Gruppo Franza con un’autorizzazione in virtù dell’aggiudicazione provvisoria. Intanto, il Tar esaminerà a breve anche altre questioni che a diverso titolo ruotano intorno al nodo portuale: da un lato dovranno entrare nel merito delle ordinanze anti tir emesse dal sindaco e dal Dipartimento Mobilità nello scorso ottobre, impugnate da Caronte &Tourist, da Rfi e dall’Aias (di fronte al Tar Lazio, che però non sarebbe competente).