Sono andate meglio del previsto le prove tecniche condotte ieri all’ara crematoria del GranCamposanto, dove sono state trattate cinque salme rispetto alle tre programmate inizialmente. Nessun inconveniente tecnico si è verificato nell’attivazione del bruciatore, che anche oggi verrà sottoposto a collaudo completando il primo gruppo di sei definito in base alla disponibilità manifestata dalle famiglie, che hanno avuto accesso gratuitamente al servizio, coprendo solo i costi collaterali, come ad esempio quello dell’urna cineraria. Tutte hanno infatti chiesto di avere la riconsegna delle ceneri dei propri cari, così come consente il regolamento approvato dal consiglio comunale (che ne permette la conservazione domestica o anche la dispersione). Le operazioni, eseguite dall’impresa costruttice So.Crem. che gestirà l’impianto per due anni, sono state seguite, sotto le direttive del dirigente del Dipartimento Domenico Manna, dal direttore dei lavori di polizia mortuaria Letterio Morgana, mentre non è stato consentito l’accesso ai non addetti ai lavori, trattandosi ancora di operazioni di cantiere. A regime, invece, l’impianto sarà dotato di una cappella e di luoghi di raccoglimento per l’attesa dei familiari.