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Tares,USA e getta

Il signor Eliseo è un ex militare. Abitava a Messina in un alloggio assegnatogli dall’esercito italiano. Venti anni fa si trasferì ad Azusa in California, dove tuttora vive, e dove qualche giorno fa il postino gli ha consegnato una lettera dall’Italia, dalla sua città d’origine. Forse notizie dalla famiglia, dal fratello, magari buone notizie, visto che quelle cattive, si sa, seguono altre strade e arrivano prima. Ma mai avrebbe immaginato che dentro quella busta ci fosse l’avviso di pagamento della tares,a suo nome. Bolletta per 5 componenti, 90metriquadrati, il famoso alloggio dell’esercito, totale 532euro. Immediata la telefonata al fratello. Mi spieghi di che si tratta?  Ovvia la risposta: qui c’è una confusione incredibile. Abbiamo esportato il caos. Tra l’altro il signor Eliseo non era neanche nel registro della tarsu, mancando da Messina da due decenni e non possedendo alcun immobile. Il bollettino della tares che fa il giro del mondo per colpire chi non ha alcun titolo per doverla pagare è soltanto la punta dell’iceberg, esempio della mole di errori che ci sono nell’anagrafica messinese. Si calcola  circa il 20% sul totale, che quindi lascia presupporre   che il 20% delle somme non sarà pagata, con evidente danno per le casse comunali. Ecco perchè si stanno mobilitando i consiglieri  con  varie proposte affinchè paghino tutti e  tutti  quindi paghino  di meno.

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