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Tares, fra proposte
e protesta

Tares, tares ed ancora Tares. E’ diventato argomento sulla bocca di tutti perchè di tutti tocca le tasche.

Non c’è un messinese che non trovi esoso e inadeguato al servizio offerto il tributo sul servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Pagare 300, 400, 500 euro equivale, per molti, alla privazione di mezzo stipendio. Un sacrificio che meriterebbe di certo la soddisfazione di una città davvero pulita.

Senza soluzione di continuità le proteste si sommano alle proposte. E così arriva oggi quella del consigliere Nino Carreri che pone l’accento sui numeri. Quelli del bacino di utenti reali fra i quali suddividere gli oltre 42 milioni  che servono per coprire l’intero costo.

 L’esponente dei DR ha fatto un salto al dipartimento tributi scoprendo che i ruoli incerti sarebbero il 25% del totale, cioè circa 27 mila su 105 mila utenze potenziali . Non riceveranno i bollettini o hanno posizioni incerte che comunque non faranno facilmente introitare il denaro.  Carreri ha presentato un ordine del giorno che possa impegnare il sindaco a l trasferimento di personale qualificato  all’ufficio  tributi per la creazione di una task force  anti evasione  con obiettivo la redistribuzione delle quote per il ricalcolo del tributo. Lo spirito è: se paghiamo tutti  si paga meno ristabilendo equita tributaria.

Intanto però la scadenza del 24 gennaio si avvicina. E che si può fare per mitigare l’antipatica Tares? In consiglio comunale si sussurra di poter non tanto posticipare le prossime di scadenza ma quanto meno di sospendere temporaneamente la sanzione che scatterebbe in ragione del 30%  della singola rata non pagata già il giorno successivo alla scadenza.

Ed infine volgendo lo sguardo al di là dei nostri confini registriamo la soluzione che ha adottato l’amministrazione di Trapani dopo le feroci,ma anche violente, proteste dei cittadini contro la Tares.

 Il comune lillibetano ha previsto un rimborso di un terzo della Tares subito dopo il pagamento di tutte e tre le rate  per le fasce considerate più disagiate.  In pratica il cittadino prima si mette in regola  anche con il pregresso poi ottiene un bonus che il Comune finanzierà attraverso provvedimenti economici finanziari che in questi mesi, e non durante il convulso countdown dell’approvazione di bilancio a Novembre, potranno ssono essere presi. A Trapani e magari anche a Messina.

 

 

 

 

 

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