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Galati, ed il ponte
andò giù

ponte galati

Era pericolante, con l’acciaio a vista e il cemento ormai del tutto deteriorato. La FFc costruzioni di Reggio Calabria lo ha buttato giù oggi, sotto il controllo del direttore tecnico ingegnere Megalizzi e secondo le direttive dell’ingegegnere Bartolotta del Comune. La lunga storia di questo ponte, indispensabili per gli abitanti della zona, finisce qui. Presto, nel giro di quattro mesi secondo l’appalto, qui nascerà un nuovo ponte, tutto in acciacio, con un’unica campata lunga poco più di 20 metri e larga più di sei, per consentire di creare due carreggiate e due marciapiedi. Una struttura moderna e sicura, che dovrà garantire serenità a chi la attraversa e nello stesso tempo il regolare deflusso delle acque nell’alveo del torrente. L’appalto iniziale era di 424mila euro, alla fine costerà poco più di 300mila. Un nuovo ponte che sostituirà quello demolito stamattina, dopo 14 anni di attesa. A marzo 99 l’università di Messina interpellata dal comune presentò un parere in cui lo dichiarava inagibile. Per più di dieci anni nulla è accaduto e tutto è rimasto com’era, poi di colpo c’è stata una netta accelerata. Nel 2010 un comitato spontaneo di centinaia di cittadini ha chiesto con forza la messa in sicurezza, due anni dopo finalmente è arrivata la gara d’appalto. A settembre sono partiti i lavori. E adesso il vecchio ponte non c’è più. Ora si attende quello nuovo. L’idea della ditta è di preassemblarlo e collocarlo con un unico tiro grazie all’ausilio di due gru

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