Il ministero della difesa ha dato ampia disponibilità, la struttura è sufficientemente grande, a pieno regime era in grado di ospitare quasi 500 militari. Le condizioni perché si vada avanti su questa strada ci sono. I tempi, però, potrebbero essere piuttosto lunghi. È per questo che la vecchia caserma Gasparro Masotti resta una buona alternativa ma non una soluzione immediata per ospitare i 250 migranti che oggi sono nella tendopoli del PalaNebiolo. C’è comunque la massima apertura da parte del ministero e questo è già un primo passaggio. Stamattina i rappresentanti della difesa, quelli della Brigata Aosta, dell’agenzia regionale del demanio, del provveditorato regionale opere pubbliche, della questura e dei vigili del fuoco dopo un rapido tavolo tecnico in prefettura, hanno fatto un sopralluogo congiunto nella vecchia caserma. Che resta l’unica alternativa pronta alla tendopoli. Contestatissima, in questi giorni.
L’arci sempre stamattina ha presentato il suo dossier sulle condizioni in cui vivono i migranti, mostrando le foto delle tende allagate circondate da cavi elettrici ed elettrodomestici che a contatto con l’acqua possono essere pericolosi. Ma non sono gli unici problemi. L’arci ha anche sottolineato le violazioni alla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e alle norme che tutelano i richiedenti asilo, in particolare i minori. La richiesta è chiara.