A Messina conviene nascere nel mese di gennaio; almeno per un anno la famiglia a cui si appartiene non pagherà la TARES per il nuovo nato, di contro non conviene però passare all’altro mondo nello stesso mese perché la famiglia pagherà per tutto l’anno la TARES anche per l’estinto. Questa una delle incongruenze della nuova tassa sui rifiuti il cui bollettino per la prima rata, che scade il 24 gennaio, sta già arrivando nelle cassette della posta dei cittadini. I poco informati hanno preso male il nuovo salasso anche perché il tributo arriva dopo il pagamento della Tarsu e dell’Imu. Insomma i cittadini si sentono spolpati ben bene soprattutto quando il servizio per il quale viene richiesto un pagamento così esoso, si parla in media di 300 euro a famiglia, lascia a desiderare come accade a Messina che conta tra l’altro migliaia di utenze non censite. Molti gli utenti che si lamentano per l’esosità della tassa che a differenza della Tarsu che si basava solo sull’estensione dell’abitazione, si basa anche sul numero degli occupanti.