Trema lo Stretto di Messina e trema anche la provincia. Un forte terremoto di magnitudo 4 ha svegliato stamattina i messinesi alle 5,20. Un forte boato ha preceduto la scossa sussultoria durata alcuni secondi. Quanto è bastato per scatenare il panico nella gente che, come al solito ha preso d’assalto il centralino dei Vigili del Fuoco per avere notizie. Per fortuna il sisma, con epicentro in mezzo allo Stretto di fronte alla zona falcata, ad una profondità di poco più di sette chilometri, non ha causato danni né a persone né a cose. Solo tanta paura anche perché, passato il primo momento di sgomento ed accertato che non era accaduto nulla di grave, la gente si è rimessa a letto. Ma subito dopo ha avvertito la seconda scossa. Alle 6, più lieve, di 2.8 della scala Richter ma anche questa preceduta da un boato e distintamente sentita dalla gente. Per molti il segnale che forse era ora di alzarsi definitivamente. Successivamente i sismografi hanno registrato altre scosse. A Messina alle 7,40 di secondo grado ed in provincia nei golfi di Patti e di Milazzo, ben tre scosse fra le 7,46 e le 9,10 fra 2.1 e 2.4 Fenomeni nettamente distinti. Il primo è stato provocato dalla solita faglia nello Stretto che è tornata a muoversi dopo circa un anno di pausa anche se giornalmente i sismografi registrano terremoti di lieve intensità nell’area dello stretto. Per gli esperti normale amministrazione anche se molti, guardando l’orologio stamattina, non hanno potuto non constatare la sinistra analogia con il disastroso terremoto del 28 dicembre 1908. Stesso periodo, stessa area e incredibilmente anche stessa ora. Unica fondamentale differenza l’intensità e la durata. Allora 37 secondi che provocarono almeno 100.000 morti.
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