Un susseguirsi di alti e bassi nel servizio di raccolta che ha rappresentato il filo conduttore per l’intero anno che sta per concludersi. L’ennesimo, verrebbe da dire. Quello dei rifiuti resta uno dei problemi più scottanti per l’amministrazione comunale e anche quella che lo ha gestito nell’ultimo semestre ha avuto i suo bei grattacapi. Stanno per arrivare le bollette della Tares e le strade, in alcune zone sono ancora colme di rifiuti poiché, malgrado l’impegno delle maestranze non sia mai venuto meno, si sono dovute superare delle difficoltà causate dalla mancanza o esiguità di risorse. I mezzi, le discariche, il carburante, il ritardo degli stipendi hanno sempre trasformato la raccolta ordinaria in una sorta di corsa ad ostacoli. Da ieri, dopo l’uscita dalle officine di 4 dei compattatori guasti, si è potuto dare un’accelerazione raddoppiando anche i turni di raccolta. Con l’ausilio di apposite squadre per effettuare anche quella a mano, il commissario liquidatore Armando Di Maria conta di ripulire tutte le strade della città prima di Natale. Ma altri nodi da risolvere sono già dietro l’angolo. Dopo la soppressione delle Ato, Messinambiente ha avuto il servizio in affidamento temporaneo che scadrà il 31 dicembre. Una data troppo vicina per pensare ad una soluzione a partire dal primo gennaio. Inevitabile quindi la scelta di Palazzo Zanca.
La proroga quindi, ma i problemi da affrontare immediatamente, restano. Pagati stipendio di novembre e tredicesima ai lavoratori che al massimo li riceveranno entri uno due giorni, a fine mese scadono le polizze assicurative di tutti i mezzi dell’autoparco. Ci vogliono circa 700 mila euro o quantomeno un consistente acconto affinché il broker assicurativo rilasci i tagliandi per far si che all’alba del nuovo anno i mezzi possano continuare ad effettuare la raccolta. E il famoso filo conduttore, resta sempre lo stesso in attesa di tempi migliori che ci si augura possano manifestarsi nel 2014. Due le strade che l’amministrazione ha stabilito di seguire: incremento della raccolta differenziata e realizzazione degli impianti di biostabilizzazione per abbattere gli elevati costi di gestione. Altrimenti non se ne esce.