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Sciopero Atm,
presto una risposta

Tra poco saranno tre i mesi senza stipendio e della tredicesima, figurarsi, neanche a parlarne. In un Natale già cosi triste e desolato, il dramma economico che stanno attraversando numerose famiglie di messinesi  spezza il cuore. Allo sciopero nazionale indetto da Cgil, Cisl e Uil, si è associato quello cittadino dell’atm proclamato da Orsa, Ugl Cub e Faisa  Imponenti i numeri del blocco del servizio di trasporto pubblico: dalle 9 alle 13 ferme tutte le 6 vetture del tram e il 70% degli autobus. Hanno incrociato le braccia anche gli ausiliari del traffico , il 70% non ha presidiato le ztl.  Tutti a palazzo zanca  a  chiedere risposte. Quasi un blitz (nonostante ci fosse l’assessore alla mobilità urbana Gaetano  Cacciola) quello nella stanza del segretario generale Antonio le Donne. Con i rappresentanti dei sindacati anche i consiglieri del gruppo del sindaco, Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo . Il comune di Messina – ha ribadito le Donne- deve ancora ricevere la 4^ rata del finanziamento statale che era collegata all’approvazione del consuntivo e che  ammonta a 35 milioni di euro. Con questi soldi palazzo zanca pagherebbe gli stipendi e le tredicesime ai propri dipendenti. Su questo l’orsa,  per bocca del responsabile trasporti   Michele Barresi, ha chiesto parità di trattamento anche per i lavoratori delle comunali e delle partecipate. Il segretario  e l’assessore hanno chiarito che l’intenzione è quella di saldare due mensilità entro fine anno, ma soltanto domani si saprà da quando realmente il finanziamento  sarà  nella disponibilità  delle casse comunali. Le Donne infatti ha comunicato di avere un appuntamento telefonico con il dipartimento ministeriale che se ne occupa. Tregua quindi fino a domani. E la speranza appesa davvero ad un filo.   

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