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Luci su Messina
prima di Natale

Le luci sulla città che si vuole riaccendere. Su quelle di Natale mettiamoci una pietra sopra, ma per quelle delle nostre strade e che devono restare accese anche dopo il sei gennaio, gli interventi sembrano prossimi.

Cominciamo dalle feste. Oggi lunga riunione in giunta per cercare di dare uno spirito natalizio alla città nonostante le casse piangano e problemi più urgenti bussino alle porte.

In questi giorni si è a lungo parlato della mancata istallazione delle luminarie e dell’assenza di alberi a festa. In realtà non vedere le strade agghindate a dicembre non è una novità assoluta perché anche l’anno scorso le luminarie non vennero montate. Nel 2011 invece fu illuminata la Via Garibaldi ed altre vie del centro, ma il costo per Palazzo Zanca fu di 100 000 euro.

Avete sentito bene, montaggio smontaggio e manutenzione di 5000 cordoncini illuminati sono costati quasi 7000 euro al giorno. Adesso andrebbero rimessi a norma tutti gli attacchi all’alimentazione ed il prezzo potrebbe anche lievitare di parecchio. Appare scontato che questi  soldi, con l’aria che tira, possano essere spesi in maniera più utile. Per far fronte  però già domani sarà allestito il primo di tre alberi stilizzati che l’amministrazione con la supervisione e lo stimolo diretto del sindaco sistemerà in punti nevralgici della città.

Il primo a vedere la luce sarà quello davanti al Municipio, poi un secondo sarà sistemato a Piazza Stazione e grazie all’impresa che ha in appalto la pubblica illuminazione un terzo nascerà a Piazza Cairoli.

Nel frattempo grazie ad una rinnovata sinergia con la Sovrintendenza e l’Amam, presto saranno riattivate, e non solo per il periodo natalizio, le fontane Orione a Piazza Duomo, della Pigna e del Gennaro. Non solo rivedranno la luce ma anche l’acqua visto che sono a secco da tempo.     

E poi c’è l’illuminazione ordinaria. Detto che il costo della manutenzione è passato dai 4 milioni e mezzo del 2010 agli attuali 950 mila euro, va anche aggiunto che i furti di rame hanno messo in ginocchio la rete. Sono stati asportati- fa sapere l’energy manager del comune Salvatore Saglimbeni- 20 km del cosiddetto oro rosso. Ripristinarlo costerebbe circa 100 mila euro e dove è accaduto, vedi gravitelli, il furto è stato reiterato. Ampie porzioni di città sono al  buio perché dei predatori di rame hanno guadagnato circa 6000 euro facendo un danno venti volte superiore. La priorità per il ripristino della linea passerà dalla discriminante della popolosità della zona. Ed allora i primi interventi passeranno dalla parte sommitale della Via Palermo al buio da quasi un mese.

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