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L’ira del prefetto:
intollerabile demagogia

«Intollerabile». Il prefetto Stefano Trotta ripete più volte l’aggettivo, dal sapore inequivocabile. Ma cos’è che non è “tollerabile”? «L’inefficienza della macchina comunale, le dichiarazioni di un assessore non smentite dal sindaco, l’approccio complessivo alla questione dei migranti». Ha perso la pazienza, il rappresentante di Palazzo del Governo. «Mi dispiace molto, ma i fatti sono fatti e le chiacchiere sono e restano chiacchiere. E finora l’amministrazione comunale non ha prodotto atti, ma solo chiacchiere». Nel giorno in cui la giunta Accorinti esita, dopo un lavoro durato settimane, il provvedimento di requisizione del complesso turistico “Le Dune Sport Village” di Mortelle, Stefano Trotta replica a muso duro alle critiche indirizzate nei confronti della Prefettura per la gestione dell’accoglienza dei migranti e per la realizzazione della tendopoli all’Annunziata. «Troppa confusione è stata fatta ed è intollerabile che ad alimentarla sia stato anche chi ha responsabilità politico-amministrative – insiste il prefetto, riferendosi in particolare alle recenti affermazioni dell’assessore alle Politiche sociali Nino Mantineo –.

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