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Altri 100 giorni
trascorsi invano

“Cento, ma non di giorni come questi.” E’ l’augurio che campeggia sulla  torta sulla scrivania del presidente del teatro Maurizio Puglisi, che, circondato da dipendenti, sindacalisti , artisti,  musicisti, giornalisti, tenta di riassumere quanto fatto in questi suoi primi cento giorni. Cento giorni – rimarca – non cinque anni – forse chiedendo maggiore comprensione. Ma è prevedibilmente difficile ottenerla. Puglisi  prova a dare delle spiegazioni, dando ogni tanto un’occhiata  alla sua relazione suoi primi tre mesi in bella mostra sul monitor del pc,  ribadendo (per chi non lo sapesse) di essere rimasto solo  dal 26 novembre, data in cui è scaduto il mandato del commissario Cultrone , non rinnovato dal presidente Crocetta. Bilancio di previsione 2013, equiparazione del personale dipendente, dismissione dei locali di via Mario Aspa e dell’autoblu, affidamento del bar,  e quindi una serie di collaborazioni per alcune rassegne artistiche teatrali con altre strutture, mostre di quadri e degli abiti di scena. Tutto molto aprezzabile, ma poco o quasi nulla è cambiato dalla sua nomina ad oggi  sotto il profilo più squisitamente proprio di un ente che dovrebbe già avere organizzato la sua stagione artistica,  di prosa e musica. Senza il commissario manca il consiglio di amministrazione. Mani legate dunque. E intanto si chiede ai professionisti di prestare la loro competenza di direttori artistici  gratuitamente  

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