Sembrava l’idea di una moderna strada tra la Zona falcata e Gazzi, l’opera parlata per antonomasia, dimenticata o magari confusa con il progetto aggiudicato anni fa dal Comune per una ben diversa “Via marina”: un tracciato difficile, quasi interamente costiero, da 80 milioni, fino a Tremestieri. Nel frattempo, accerchiata da una politica modesta, l’originaria idea di buon senso, la “nuova via Don Blasco” pensata per collegare il porto agli svincoli Centro e Gazzi già nel 1989 nell’Accordo di programma sullo Stretto, deliberata dal Comune nel 1993, tradotta in incarico nel 1996, pareva essere scivolata in una palude mortale. Invece no: per una volta, sia pure con enorme ritardo, l’interesse di Messina vince. Ieri la notizia sul completamento della copertura finanziaria necessaria all’appalto: un totale di 26 milioni, di cui 5 già stanziati dall’Autorità portuale, cui si sono aggiunti, grazie allo sblocco dei fondi per le reti di trasporto, 14,7 milioni da parte dello Stato e 6,3 milioni da parte della Regione. E il treno che conduce al bando di gara s’è messo in moto. «Tra mercoledì e giovedì – spiega l’as - sessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta – i due dirigenti del dipartimento Infrastrutture del Ministero e della Regione, Amedeo Fumero e Giovanni Arnone, firmeranno la convenzione che renderà subito disponibili i finanziamenti previsti per attuare il Piano trasporti, merci e logistica, tra cui appunto rientrano i 21 milioni per la nuova via Don Blasco di Messina. Il Comune, insomma, potrebbe già preparare il bando per avvalersi come stazione appaltante, visti gli importi, dell’Urega, l’Ufficio regionale gare ».