Minore rispetto ai primi due giorni il numero dei verbali vista la giornata prefestiva, con molti uffici pubblici chiusi e un movimento di pendolari notevolmente ridotto. Molto ha influito, il pugno duro di giovedì e venerdì servito come deterrente per scongiurare la sosta in punti non consentiti. Tuttavia, saranno i controlli frequenti a dare dei risultati efficaci iniziando ad inculcare nella mentalità dei messinesi l’utilizzo dei parcheggi pubblici, l’ultimo dei quali, entrato in funzione appena una settimana fa e rimasto quasi tutti i giorni desolatamente vuoto. Oggi, però, nell’area di villa Dante, e quindi del cimitero monumentale e del mercato Vascone, solo due agenti per fronteggiare un disordine dilagante su diverse centinaia di metri. I verbali sono stati elevati alle auto in sosta vietata lungo i due viali che passano dinnanzi al camposanto ma molto meno è stato possibile fare nelle adiacenze dell’ingresso sud di Villa Dante. Qui, ci sarebbe stato bisogno di un intervento più massiccio che però l’organico attuale della Polizia municipale non può sostenere. Auto in seconda e terza fila, sui marciapiede che costeggiano le villa e, come gia rilevato la scorsa settimana, in un’area di sosta improvvisata a ridosso dell’ingresso sud. E non è da meno il caos che regna nella prosecuzione del viale S. Martino che attraversa il rione Provinciale.
Tutto sommato, però, si può considerare positivo il bilancio di questa azione che il comando della polizia municipale ha predisposto da mercoledì pomeriggio, d’intesa con l’amministrazione di palazzo Zanca. Tra le vie limitrofe a piazza della Repubblica, la parte del viale S. Martino, tra viale Europa e Villa Dante, e via Catania, poco più di 600 verbali tra 41 e 84 euro. Ma se non si riuscirà a dare continuità a questa azione, tutto ciò, non sarà servito a niente.