In piazza Unità d’Italia, sono scomparsi gli antiestetici metri di asfalto peraltro inutilizzati, in quanto parte di un datato quanto archiviato piano veicolare. Spicca, adesso, uno spiazzo pedonale ben più ampio, frutto di un’estensione degli spazi in direzione nord. Il tutto è abbellito da una ventina di panchine in ghisa con doghe di legno, una decina di lampioni, in stile anni Venti (con braccio a pastorale e corpo illuminante a forma di lampara) e pavimentazione in pietra di Modica. Alle maestranze dell’impresa Salvatore Ferrara, di Piedimonte Etneo, che si è aggiudicata l’appalto finanziato dal Cipe, tocca soltanto collocare l’ultima porzione di piano calpestabile e piantare altri alberi ed essenze mediterranee. Poi il traguardo verrà finalmente tagliato, certamente in anticipo rispetto al Natale. Insomma, un bel regalo sotto l’albero per la città, che esalterà, tra le altre cose, uno dei beni architettonici più preziosi: quella statua del Nettuno troppo spesso dimenticata e vittima dell’incuria.