Tornerà a riunirsi oggi pomeriggio alle 18 il consiglio comunale, per decidere una volta per tutti come e quanto i messinesi dovranno pagare per i loro rifiuti. Mentre c’è chi ancora prova a convincere i colleghi a optare per il “ritorno” alla Tarsu, un gruppo di consiglieri dalla notte di giovedì è al lavoro per individuare la strada che, pur istituendo la Tares e mantenendo dunque l’obbligo di coprire per intero il costo del servizio di gestione dei rifiuti, consenta di non regalare una batosta insopportabile ai cittadini. L’ipotesi al vaglio, già discussa in prima battuta ieri in commissione Bilancio e che verrà dibattuta oggi (termine ultimo per l’istituzione del tributo) in Consiglio, è quella di optare per la “Tares semplificata”, una sorta di patrimoniale non più basata sul numero dei componenti del nucleo familiare ma solo sui metri quadrati dell’appartamento per cui si paga la tassa. E a proposito di tasse, si riaffaccia l’incubo Imu. L’abolizione della seconda rata non sarà “indolore”per i Comuni che avevano aumentato le proprie aliquote rispetto al 4 per mille standard previsto per le prime case. Tra questi enti c’è anche Messina, la cui aliquota era stata portata al 6 per mille: quel 2 per mille in più verrà pagato per il 60% dallo Stato e per il 40%, entro il 16 gennaio, dai contribuenti.
La Tares semplificata è una sorta di patrimoniale: non si basa sul numero dei componenti del nucleo familiare ma sui metri quadri. Queste le differenze per una coppia che vive in un appartamento di 80 mq: - Tarsu 212,80 - Tares 354,32 - Tares semplificata 328 Per chi vive da solo in un appartamento di 70 mq le differenze sono queste: - Tarsu 186,20 - Tares 241,81 - Tares semplificata 200,9 Famiglia di tre persone in appartamento di 100 mq: - Tarsu 266 - Tares 441,59 - Tares semplificata 410
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