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Cinquanta migranti
trasferiti, ma
scoppia un “caso”

Il Pala Nebiolo si prepara a riprendere possesso di se stesso, o meglio si prepara a farlo l’Università di Messina, proprietaria del palazzetto di contrada Conca d’Oro. Ieri mattina, come anticipato nei giorni scorsi, altri cinquanta migranti, dopo i trenta trasferiti nello Sprar di Guidonia, hanno lasciato l’impianto sportivo dove sono stati accolti nelle ultime settimane. E in venti andranno via oggi, destinazione Foggia. Ma ieri è scoppiato anche un “caso”: quello che riguarda la toccante vicenda di Salayaman, il giovane ghanese di 26 anni che, durante la sua permanenza a Messina, ha fatto un “provino” con l’Amatori Rugby, i cui dirigenti, allenatore e compagni di squadra sono rimasti subito impressionati delle qualità del ragazzo e della sua bontà d’animo. L’Amatori è pronto a prendere in squadra Salayaman una volta che riuscirà a ottenere lo status di rifugiato. Ma il giovane è nella lista dei partenti e oggi potrebbe essere portato via da quella città in cui invece vorrebbe rimanere per coronare, dopo tanta disperazione, il suo sogno di bambino: giocare con la palla ovale.

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