Queste almeno le assicurazioni fornite stamani dal dirigente del dipartimento pubblica istruzione Salvatore De Francesco. Nelle scuole dove oggi è stato comunicato ai genitori che il servizio non sarebbe stato erogato, sempre secondo De Francesco, è successo che i dirigenti scolastici non avevano comunicato per tempo, malgrado la formale richiesta attraverso una circolare, il numero delle adesioni e dell’avvenuto pagamento. E così molti genitori, pur avendo pagato in anticipo il servizio mediante bollettino postale, hanno dovuto provvedere alternativamente al pranzo dei propri figli. Un pasto che non va perso, continua De Francesco, in quanto sarà recuperato in coda.
Il servizio, previsto per 15 giornate, è infatti appena sufficiente per arrivare alle vacanze di Natale. Una soluzione, quella alla quale palazzo Zanca ha fatto ricorso, in attesa che venga approvato il bilancio per impegnare somme più consistenti per un servizio che, ci si auguri, sia quello definitivo, cioè, fino al termine dell’anno scolastico 2013-2014.
Nell’odierna giornata, sono stati diversi i dirigenti scolastici che hanno comunicato al dipartimento alla pubblica istruzione il numero dei bambini che dovranno usufruire del servizio di mensa. Informazione che quindi viene girata alla ditta che si è aggiudicata l’appalto che a sua volta potrà predisporre il servizio. In totale per 15 giornate scolastiche il bando prevedeva 1590 pasti al giorno per un importo di 128 mila euro.