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Migranti sempre "contesi"
fra tendopoli e Le Dune

E’ una matassa inestricabile quella della sistemazione dei migranti. Il Ministero ha passato da settimane la patata bollente all’amministrazione comunale a cui tocca il compito di trovare una soluzione adeguata. E mentre, a parte l’Università che ha messo a disposizione il Palanebiolo ed i volontari, il resto della città sembra sorda alle richieste d’intervento il caso si gonfia a dismisura. Ieri sera si sono vissuti momenti di tensione al Palanebiolo quando si è scoperto che un pullman, inviato dal Ministero, doveva prelevare 30 migranti per condurli in un centro di Guidonia in provincia di Roma. Gli attivisti del Pinelli, l’Arci e di altre associazioni di cittadini hanno tentato d’impedire l’ingresso del mezzo che solo alle 23,30 è potuto ripartire alla volta del Lazio.  Una decisione che il Governo ha ritenuto necessaria visto che dopo due settimane non è stata trovata ancora una soluzione definitiva per accogliere i profughi. Nella palestra dell’Annunziata restano ancora i minori per i quali si attende ancora la decisione del giudice tutelare. Ma, intanto, infuria la polemica fra prefettura e Comune. Dal Palazzo del Governo si caldeggia ancora la soluzione imposta dal governo e cioè la tendopoli già in parte allestita nel campo di baseball. Il sindaco Accorinti continua invece a proporre il complesso Le Dune di Mortelle che potrebbe essere acquisito da Palazzo Zanca.  Il complesso è infatti al centro di una vicenda giudiziaria per abusivismo. Secondo la legge 47 del 1985 il sindaco Accorinti può deciderne la demolizione o dichiarare l’esistenza di prevalenti interessi pubblici. In questo secondo caso può mantenere in piedi la costruzione ed acquisirla al patrimonio comunale. Ed è quello che l’amministrazione comunale, totalmente contraria alla soluzione tendopoli ritenuta in contrasto con le più elementari norme di accoglienza, intende fare per ospitare i migranti. Accorinti ieri ha già acquisito in Procura l’intera documentazione riguardante Le dune e la consegnerà al prefetto Stefano Trotta. Se la risposta sarà affermativa potranno iniziare i lavori nel complesso di Mortelle per metterlo in sicurezza  ed accogliere gli stranieri. Ma non è per nulla scontato che dal Palazzo del Governo arrivi il placet per questa soluzione. E allora tornerà d’attualità la tendopoli dell’Annunziata e si ricomincerà tutto daccapo.   

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