La mozione Renzi aggiunge quote da maggioranza “bulgara” a Messina: il 73 per cento in provincia, addirittura il 90 per cento in città. Ma l’esito dei congressi territoriali dei Circoli del Partito democratico diventa un “caso nazionale”. Gli esponenti delle aree che fanno riferimento ad altri due candidati per la segreteria nazionale del Pd (Cuperlo e Civati) denunciano «gravi irregolarità» nello svolgimento dei Congressi e ne chiedono l’annullamento. Fino a qualche mese fa il Pd messinese era in gran parte “bersaniano” e la componente “renziana” era minoritaria. Ma nelle ultime settimane, anzi negli ultimi giorni, il colpo di scena: Francantonio Genovese, il deputato nazionale che, pur “indebolito” dagli effetti dello scandalo sulla formazione professionale in Sicilia, continua a mantenere la leadership del partito in riva allo Stretto, ha deciso di sostenere la mozione del sindaco di Firenze. E i risultati si sono visti: maggioranza schiacciante e avversari “annichiliti”. Ma i “cuperliani” non ci stanno. Il deputato regionale Filippo Panarello preannunzia la richiesta di annullamento dei congressi “farsa” a Messina e chiede a Matteo Renzi di esprimersi a chiare lettere «su Genovese e sui suoi metodi di raccolta del consenso».