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La rabbia dei sindaci
dello Stretto: «Vogliamo
garanzie sulla continuità»

Una dozzina di amministrazioni comunali rappresentate, oltre alle Province di Messina e Reggio Calabria. Tutte attorno ad un tavolo per chiedere con forza l’attenzione del Governo per l’area dello Stretto. All’ordine del giorno i problemi legati alla continuità territoriale. «Le amministrazioni di Sicilia e Calabria convenute a Messina per affrontare il problema della continuità – si legge nel documento stilato durante l’incontro e destinato al Ministero dell’Infrastrutture e dei trasporti –esprimono preoccupazioni per la mancanza di informazioni e comunicazioni, in seguito alla riunione tenutasi presso il Ministero delle Infrastrutture del 16 ottobre. Rilevano concordemente il costante, rimarchevole, peggioramento dei servizi di collegamento tra le due sponde dello Stretto in termini di frequenza e di velocità fin dagli anni 70 dello scorso secolo e segnatamente negli ultimi anni. Evidenziamo la ormai ineludibile necessità di un deciso impulso alla ricostruzione di un servizio integrato di collegamenti che assicurino la continuità territoriale costituzionalmente garantita». A firmare il documento i rappresentanti delle amministrazioni di Messina, Reggio Calabria, Villa, Calanna, Cardeto, Scilla, S. Roberto, S. Alessio d’Aspromonte, Bagnara Calabra, Laganadi, Calanna e S. Stefano d’Aspromonte.

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