La città sprofonda in una nuova emergenza rifiuti. Il rischio è ormai concreto. Le casse di MessinAmbiente sono ormai vuote e l’altro ieri notte la ditta esterna, la Seap, che si occupa di parte della raccolta ha interrotto il servizio. Oggi, invece, si esauriranno le scorte di gasolio e di conseguenza si fermeranno anche i mezzi di MessinAmbiente. Ieri in strada sono rimaste 200 tonnellate di spazzatura, che oggi verosimilmente diventeranno oltre 400. Palazzo Zanca sta lavorando a liquidare alla partecipata il mandato di un milione e duecento mila euro, ma serviranno per pagare gli stipendi dei lavoratori, che ieri hanno manifestato al Municipio, parlato a lungo con il sindaco Accorinti e confermato lo sciopero di domani. E sul tavolo restano i tanti interrogativi sulla gestione complessiva dei rifiuti a Messina. Intanto, dopo l’approvazione del regolamento da parte del consiglio comunale, nella giornata di oggi l’Amministrazione stabilirà i criteri per le tariffe vere e proprie della Tares, il tributo sui rifiuti. Gli aumenti rispetto alla Tarsu ci saranno, sia perché diversi sono i coefficienti (in base ai componenti del nucleo familiare o all’attività che si svolge), sia perché con la Tares si dovrà coprire il costo del servizio di gestione dei rifiuti. Previste, però, anche riduzioni per chi attua la raccolta differenziata.