Non favori, ma diritti…tuonava il sindaco Renato Accorinti in campagna elettorale. I diritti non possono essere mendicati- gli ha urlato contro stamattina Mario Crottogini, dipendente di Messinambiente, entrando all’improvviso nell’aula consiliare dove il primo cittadino era in riunione con i capigruppo consiliari per parlare di emergenza abitativa. Non possiamo supplicarvi ogni mese per aver lo stipendio ha proseguito Crottogini facendosi portavoce di tutti i lavoratori che stamattina hanno incrociato le braccia a causa degli ennesimi ritardi. Ma se la situazione economica di palazzo Zanca impedisce di saldare puntualmente le fatture della discarica di Motta Sant’Anastasia, della ditta Seap che trasporta i rifiuti, dei fornitori di carburante, di pagare i pezzi di ricambio per riparare i mezzi guasti, i soldi per gli stipendi- dichiara l’assessore Daniele Ialacqua ci sono. E allora perchè questo ritardi? Tutto scaturirebbe dalla messa in liquidazione dell’ato3. Le competenze sono passate al comune dal I ottobre scorso. Le ha fatte proprie l’assessorato all’ambiente e quindi il dipartimento. Il blocco – prosegue Ialaqua- causato dalla mancata firma sugli stipendi da parte del dirigente che non se la sentirebbe di assumersi tale responsabilità perchè non esistono atti che dimostrino che deve essere proprio lui a farlo. E mentre si cerca di sbrogliare l’ennesima matassa, il sindaco Accorinti fa il pompiere, assicura che uno per uno, tutti i problemi saranno affrontati, e chiede ai lavoratori, seduti al posto dei consiglieri, di avere pazienza. Ma, così come tutto il resto in questa città, anche la pazienza è finita.
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