Sulle operazioni di bonifica della fabbrica d’essenze agrumarie ex Sanderson (nella foto), ma soprattutto sui suoi “veleni”, la Procura ha chiesto una proroga delle indagini per altri sei mesi dopo aver iscritto nel registro degli indagati dieci persone tra funzionari regionali e tecnici. L’ipotesi di reato in sostanza, con una nuova consulenza tecnica, vuole accertare se le operazioni di bonifica effettuate negli anni passati siano state eseguite con correttezza, oppure anche in questi ultimi mesi è proseguito uno sversamento di olii esausti e sostanze di altro genere nel torrente Zafferia, con grave pericolo per l’ambiente. Gli indagati sono in pratica i vari funzionari regionali e locali dell’Esa e dell’Agenzia regionale rifiuti e acque che si sono succeduti nel tempo, e poi di alcuni funzionari e tecnici di Società sviluppo Italia e Società bonifiche. Le ipotesi di reato formulate in questa fase dalla Procura sono essenzialmente tre: l’omissione di atti d’ufficio, la frode in pubbliche forniture, e alcune presunte violazioni del Codice dell’ambiente.
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