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Area sbaraccamento
ancora nel degrado

protesta abiatanti rione cannemele

Un bambino punto da una zecca, aveva dato il via alla protesta degli abitanti del luogo che bloccarono la circolazione tra la via S. Cosimo e la via La farina. Intervenne il neo sindaco Accorinti per placare gli animi, e nel giro di pochissimi tempo le maestranze di Messinambiente bonificarono la vasta superficie, in gran parte recintata con lo steccato di lamiera dopo lo sbaraccamento. Sono trascorsi 4 mesi esatti e la situazione è quasi identica. Dentro e fuori quest’area il degrado la fa da padrone. Sia sul fronte della via San Cosimo che su quello di via Maregrosso. E le responsabilità non sono tutte attribuibili a chi è preposto a raccogliere i rifiuti. Sono tantissimi, infatti, quelli che i passanti gettano all’interno dell’area recintata dove insetti e topi hanno stabilito il quartier generale. Le erbacce sono tornate sui livelli di qualche mese addietro e tra queste si celano i rifiuti. Fuori suppellettili abbandonati di fianco ai cassonetti che, di tanto in tanto vengono dati alle fiamme. Poco distante la situazione non muta, nei pressi della costruzione abbandonata dove sarebbe dovuto sorgere un  centro commerciale. Senza tetto sono stati visti ancora entrare ed uscire da qui, mente i rifiuti vengono accatastati a ridosso della struttura prefabbricata. Anche le pozzanghere che si formano in occasione dei temporali restano per giorni oltre all’acqua che si infiltra in delle feritoie apertesi ai margini della strada e che potrebbero in seguito causa dei cedimenti. Insomma il campionario è vasto e tutto questo sta a dimostrare che qui non necessitano interventi saltuari, ma risoltivi riqualificando e trasformando queste aree mutandone la destinazione d’uso. Ma il risanamento, a Fondo Saccà, si è fermato alle demolizioni. E solo parzialmente.

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