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Francesco a scuola
col pulmino

Questa mattina, poco prima delle 8, quando Francesco ha visto un pulmino fermarsi sotto casa non ha creduto ai propri occhi. Ha abbracciato gli assistenti che son venuti a prenderlo. Prima di entrare in classe ha anche mangiato un cornetto  con la nutella che gli è stato offerto. Alle 12.45 all’uscita da scuola, con un quarto d’ora di anticipo per ovviare alla variazione del percorso e non creare disagi ad altri utenti, il pulmino era li ad attenderlo per riportarlo a casa. La fine di un incubo, insomma. Da settimane Francesco era solito recarsi a scuola a piedi, da Campo Italia all’Annunziata, malgrado il suo handicap fisico. Ieri, addirittura, è rimasto a casa per il maltempo e stamani avrebbe fatto lo stesso se non ci fosse stata la ferma presa di posizione del segretario generale della funzione pubblica della Cgil Clara Crocè. Già ieri sera l’attiva sindacalista assumendosi in pieno la responsabilità,   aveva chiesto alla cooperativa che per il comune assicura il servizio di trasporto e assistenza ai studenti disabili delle scuole elementari e medie, di variare il percorso per prendere a bordo anche Francesco. Il problema nasce infatti dopo che i genitori del ragazzino disabile vengono ristretti ai domiciliari. Dal 24 settembre scorso Francesco si trasferisce a casa dei nonni e ciò comporta un giro diverso e più lungo. La carenza di personale più volte segnalata a palazzo Zanca non consente inizialmente di inserire tra gli utenti l’11enne disabile che pur di non disertare le lezioni è costretto a percorrere oltre 10 chilometri al giorno tra andata e ritorno. Il Comune aveva chiesto qualche giorno fa   un’eccezione,  ma  alla cooperativa, per mettersi al sicuro, serviva un’autorizzazione scritta che però non è mai arrivata da Palazzo Zanca. Né l’autorizzazione di poter utilizzare altro personale e altri mezzi di trasporto variando l’appalto.  Ma da oggi la cooperativa Genesi presieduta da Giuseppe Busacca il servizio lo svolge ugualmente assumendosi con Clara Crocè tutta la responsabilità, fino al completamento dell’iter burocratico.

Un fatto quello portato alla luce dalla Gazzetta del sud la scorsa settimana,  che ha scosso le coscienze di  molti messinesi. A decine le telefonate giunte anche al nostro centralino, di persone che si sarebbero offerte volontariamente per accompagnare il piccolo Francesco.     

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