Il business dei parchi eolici nel mirino della mafia, infiltrata grazie ad alcuni subappalti. Un’inchiesta della DDa di Messina culminata a febbraio con gli arresti dell’operazione Zefiro. Ora il sostituto procuratore Giuseppe Verzera ha chiesto il rinvio a giudizio per il 47enne di Furnari, Santi Bonanno, imprenditore nel settore movimento terra la cui posizione è stata stralciata. L’operazione Zefiro, condotta dai carabinieri, consentì l’arresto di cinque persone con accuse, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, truffa, estorsione aggravata dal metodo mafioso e concussione. 11 gli indagati tra i quali due manager della società che si era aggiudicata l’appalto principale, quello della costruzione del parco eolico Alcantara- Peloritani, con l’istallazione di 63 aerogeneratori.
Le indagini consentirono di individuare un sistema illecito di affidamento dei subappalti e dei lavori. Nei prossimi giorni sarà vagliata la posizione degli altri indagati.
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