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Tir, «il Comune
non sta ai patti»

Le Ferrovie dello Stato potrebbero abbandonare il porto storico. A minacciarlo è Bluferries, l’azienda del gruppo Fs che svolge l’unico servizio pubblico di traghettamento tra Messina e la Calabria. L’amministratore delegato Giuseppe Sciumè ha scritto ieri al sindaco Renato Accorinti e all’assessore alla Mobilità urbana Gaetano Cacciola, lanciando un messaggio chiaro: i “patti” sull’ordinanza antitir non sono stati rispettati, c’erano precisi accordi sulle deroghe ma il Comune ha agito in tutt’altro modo, a queste condizioni andiamo via. Parola più, parola meno. Una presa di posizione che ha fatto sussultare i sindacati, con l’Orsa che dichiara lo stato d’agitazione e Cgil, Cisl e Uil che chiedono un confronto immediato. Un primo incontro, convocato d’urgenza, dovrebbe tenersi già stamattina tra armatori, trasportatori e Comune. Secondo Bluferries l’ordinanza ha «importanti implicazioni negative sull’equilibrio economico-finanziario » della stessa azienda, che rivendica di aver dimostrato «ampia disponibilità» a questa amministrazione comunale. Atteggiamento collaborativo a fronte del quale, lamenta Sciumè, «devo rilevare una scarsa attenzione di questa Amministrazione per le difficoltà oggettive che la stessa società incontra a causa del provvedimento ». L’accordo che a detta delle Ferrovie non sarebbe stato rispettato riguarda le deroghe all’applicazione dell’ordinanza, che sarebbero state garantite a Bluferries per via del piano di esercizio adottato dall’azienda di proprietà del gruppo Fs, che prevede solo sei corse a Tremestieri. «Ma a partire da lunedì 28 la polizia municipale ha elevato innumerevoli verbali di contestazione nei confronti dei mezzi pesanti che si recavano all’imbarco» del porto storico.

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