E’ come una lunga rincorsa che non finisce mai. Quando sembra che il problema sia risolto, un motivo o l’altro e i cumuli di immondizia spuntano in varie zone della città. Questa volta, il motivo è da attribuire, più o meno in parti uguali, al malumore del personale che solo stamattina ha potuto incassare la mensilità di settembre, e agli immancabili guasti di alcuni mezzi, indispensabili per la raccolta dei rifiuti in determinate arterie della città. Per quanto riguarda gli stipendi, solo ieri è stata sbloccata la pratica Durc e quindi sono partiti i mandati di pagamento. “Si poteva evitare gran parte del ritardo, ha detto il commissario liquidatore Di Maria, se la richiesta del documento dagli uffici di Palazzo Zanca, fosse partita qualche giorno prima”. Tuttavia, per i prossimi tre mesi, continua, il responsabile di Messinambiente, non ci saranno problemi almeno da questo punto di vista”. Contemporaneamente, sembrano in via di soluzione quelli legati alla disponibilità del mezzi. Il guasto di due bob cat ha reso impossibile, nelle strade più strette, la bonifica di alcune discariche che si sono formate. Alcune si trovano in rioni decentrati come via del Santo o via Palermo alta. Altre invece, appena poche centinaia di metri dalla prefettura, come ad esempio la via Placida. Un bob cat è tornato in servizio stamani, l’altro si conta di renderlo disponibile in nottata. Nel giro di due/tre giorni, assicura Di Maria dovrebbero essere smaltite le circa 100 tonnellate che fino a stamani erano accatastate i vari punti della città. E quindi continua questa lunga rincorsa che sembra non avere fine. I prossimi capitoli, poi neanche inediti, di questa storia infinita ora riguardano la discarica di Motta S. Anastasia dove da poco più di un mese vengono conferiti i rifiuti. A Messinambiente è attesa da un momento all’altro la prima fattura, e non sembra essere poi così certo che il costo mensile, rispetto a Mazzarrà, sia uguale o inferiore.