Lavori agli approdi di Tremestieri: mancano ancora nove pali nel fondale per completare la ricostruzione della diga che restituirà l’uso della banchina esterna. Progetto del porto (futuro): va ancora presentata al ministero, dopo i rilievi sui fondali, la richiesta per la valutazione d’impatto ambientale di cui la nuova impresa aggiudicataria deve essere munita per l’apertura dei cantieri. Responsabilità contabile del Comune: si attende ancora la nomina, da parte della Protezione civile nazionale, su indicazione del Comune, del dirigente che dovrà succedere all’ex segretario generale Alligo nella direzione delle procedure connesse agli espropri e ai cantieri. Ci sono troppi “ancora manca” sulla via che conduce a sfruttare meglio la risorsa portuale di Tremestieri: entro dicembre, per convogliare di nuovo tutti i tir agli approdi, purché ci sia sempre la benedizione dello scirocco; nel giro di tre anni per costruire il porto statale da 80 milioni, con dentro la piattaforma logistica finanziata dalla Regione con 20 milioni, ovvero il gran piazzale di accumulo dei tir che cancellerà il serpentone della rada San Francesco.