Svolta nell’inchiesta sui brogli elettorali che si sarebbero consumati alle Amministrative di giugno nella struttura ricettiva per anziani di Casa Serena. I giudici del Riesame hanno infatti accolto il ricorso della Procura che contestava la decisione del gip, che alcune settimane addietro non aveva concesso l’arresto per il presidente di seggio designato, il 36enne Gaetano Portaro. I giudici hanno applicato a suo carico la misura restrittiva meno grave del divieto di dimora in città per tre mesi. Il collegio del Riesame parla infatti nel provvedimento di «massiccia attività di proselitismo elettorale», «coartazione» e «clima di forte condizionamento » a Casa Serena, in alcuni passaggi- chiave dell’ordinanza con cui ha dato ragione alla Procura sulla bontà dell’inchiesta. Scrivono ancora i giudici del Riesame che «... è stato infatti accertato come alcuni degli ospiti della casa di cura siano stati condizionati dal Portaro nell’espressione della propria preferenza». Lo scenario è quindi cambiato. Il quadro accusatorio è molto concreto, la possibilità di inquinamento probatorio è reale, quindi la misura restrittiva si rende necessaria perché «sussistono le esigenze cautelari», ma non è comunque il carcere quella adatta, è passato troppo tempo dai fatti in questione.