Il divieto per i tir scatta proprio all’ingresso delle aree di imbarco del centro città. Alla rada S. Francesco e alla stazione marittima. In tangenziale solo un avvertimento di questo provvedimento adottato dal dipartimento mobilità urbana del comune di Messina. Solo questa mattina fino a mezzogiorno, una quindicina i tir che, malgrado ciò, sono usciti dai vari svincolo della tangenziale per dirigersi in questi due punti. Qui hanno trovato le pattuglie della polizia minicopale, in presidio permanente 24 ore su 24. Una volta all’interno del serpentone della Caronte&Tourist e delle corsie di piazza Campo delle Vettovaglie si sono visti contestare l’infrazione al codice della strada per non aver rispettato il cartello posto appena fuori da queste due aree. 84 euro la sanzione, ma non l’obbligo di tornare indietro. I camionisti verbalizzati, a quel punto, hanno potuto attraversare lo Stretto. Certamente avranno avuto modo di avvertire gli altri che da oggi a Messina si fa sul serio. Almeno in una direzione. I tir, infatti, hanno continuato a sbarcare anche dagli approdi cittadini in quanto a Villa S. Giovanni, l’ordinanza non ha efficacia. In base alle intese tra i due sindaci negli ultimi tempi, presto dovrebbe averla. Questione di giorni dicono a Palazzo Zanca. Intanto, stamani, il porto di Tremestieri ha lavorato a ritmi leggermente più sostenuti. Tuttavia, non si è mai verificato che a causa dei tempi di attesa superiori ai 60 minuti i mezzi venissero indirizzati agli approdi cittadini dalla pattuglia della polizia municipale che anche qui staziona 24 ore su 24. Le condizioni meteo marine avverse, l’altro motivo che può autorizzare la variazione del percorso. Ovvio che con uno scivolo in più, a partire da gennaio, sarà tutto più agevole e soprattutto, con il consolidamento della diga protettiva, il rischio insabbiamento del bacino, notevolmente ridotto in caso di mareggiata.
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