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Salme in deposito
e tumuli aperti

 Si lavora di corsa, al Comune, per  «rendere più decorose le visite ai  defunti» nei cimiteri cittadini,  «anche in vista dell’ormai prossima  ricorrenza del 2 novembre».  Così l’ing. Domenico Manna, dirigente  del dipartimenti Cimiteri di  Palazzo Zanca, chiede ai propri  uffici di accelerare nel lavoro da  smaltire e da recuperare rispetto  al terreno perduto nei mesi scorsi.  Manna chiede di procedere  «all’immediata calendarizzazione  di tutte le istanze, in ordine cronologico  generale, avendo cura di  programmare con priorità assoluta  tutte le operazioni di tumulazione  che consentono lo smaltimento  delle salme in deposito e la  chiusura dei tumuli già aperti».  Questo perché «si è riscontrata  una notevole mole di pratiche di  trasformazione tumulo e altro, in  aggiunta alle circa 134 trasmesse  il 7 agosto scorso, tutte afferenti a  istanze e pagamenti effettuati prima  del 28 agosto». Cioè prima della  scadenza dell’appalto di polizia  mortuaria dei cimiteri comunali,  poi assegnato con una nuova gara  (che è già oggetto di ricorso al  Tar).  A mettere in allarme Manna è  stata soprattutto una lettera di  metà ottobre, firmata dal direttore  dei lavori di polizia mortuaria,  Letterio Morgana, dal responsabile  dell’ufficio, Francesco Sottile, e  dal responsabile ufficio informatico,  Giuseppe Carrozza. I tre lamentavano  la mancata consegna  di tutte le pratiche giacenti a vario  titolo nei locali del dipartimento.  Quattro i punti chiave elencati  nella lettera: «trasformazioni da  eseguire, nelle diverse fasi di lavorazione,  a seguito del blocco delle  estumulazioni da parte dell’Asp  decorrente dal 24 luglio scorso;  trasferimento del funzionario che  programmava tali operazioni;  mancata consegna delle eventuali  programmazioni già predisposte;  mancata effettuazione di opportuno  passaggio di consegne della  situazione generale dei lavori da  eseguire». 

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