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Punto nascita
al Piemonte.
Ma è il meglio?

Il punto nascita al Papardo costerebbe troppo, al Piemonte si risparmierebbe, senza alterare troppo gli equilibri di assistenza sanitaria territoriale ma creando una struttura d’eccellenza e soprattutto dando una precisa identità al nosocomio di viale Europa,  garantendone la futura esistenza.
Ecco in sintesi le spiegazioni fornite ieri dal management dell’azienda Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte – il direttore sanitario Francesca Parrinello,   il direttore amministrativo Elvira Amata e il coordinatore dello staff Gaetano Ferlazzo (il commissario Armando Caruso era assente per motivi di salute) –  durante il tavolo tecnico convocato al Comune dall’assessore alla Sanità Antonino Mantineo su richiesta della presidenza del consiglio comunale. All’incontro tenutosi in sala Giunta avrebbe dovuto presenziare anche l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino che però non si è presentata nè ha mandato alcun suo delegato.

Il punto nascita al Papardo costerebbe troppo, al Piemonte si risparmierebbe, senza alterare troppo gli equilibri di assistenza sanitaria territoriale ma creando una struttura d’eccellenza e soprattutto dando una precisa identità al nosocomio di viale Europa,  garantendone la futura esistenza.Ecco in sintesi le spiegazioni fornite ieri dal management dell’azienda Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte – il direttore sanitario Francesca Parrinello,   il direttore amministrativo Elvira Amata e il coordinatore dello staff Gaetano Ferlazzo (il commissario Armando Caruso era assente per motivi di salute) –  durante il tavolo tecnico convocato al Comune dall’assessore alla Sanità Antonino Mantineo su richiesta della presidenza del consiglio comunale. All’incontro tenutosi in sala Giunta avrebbe dovuto presenziare anche l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino che però non si è presentata nè ha mandato alcun suo delegato.

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